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kikii__87 Utenti
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Sesso: Età: 37 Registrato: 14/11/09 15:36 Messaggi: 66
Team: Edward
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Ora vi riportiamo una notizia tratta da BadTaste che propone 1 intervista ai doppiatori di Edward, Jacob e Alice, tenutasi a Volterra qualche giorno fa.
Come è stato lavorare a un prodotto come New Moon, che evidentemente per ragioni di antipirateria vi veniva mostrato in copia lavoro?
Stefano Crescentini (Edward): in effetti, non è semplice, perché per esempio c'era una scritta "property of summer entertainment". Oltre che per noi, era un lavoro difficile per l'assistente di doppiaggio, che doveva verificare il labiale e se noi riuscivamo a essere in sincrono con gli attori.
David Chevalier (Jacob): sì, capita sempre più di frequente che accadano situazioni del genere, con la copia lavoro invasa da diverse bande. Tra queste, c'era un enorme 'X' che andava sempre a finire sopra la bocca degli attori e quindi era difficile vedere i loro volti. In questo caso ce la siamo cavata, anche se c'erano delle bocche che magari si aprivano all'improvviso su degli sfondi neri, una cosa veramente inquietante.
Ilaria Latini (Alice): peraltro, è il caso di ricordare che lavoravamo su una versione in bianco e nero.
Ma avete fatto il doppiaggio su colonne separate?
Crescentini: sì, era tutto in colonne separate, con dei turni di tre ore in cui ognuno lavorava da solo. Io, per esempio, anche quando facevo le scene con Federica De Bortoli (che doppia Bella) dovevo cavarmela per conto mio. E' ovvio che non è semplice lavorare in questo modo, ma per fortuna quest'anno abbiamo potuto almeno potuto provare un po' prima, grazie alle nostre richieste e a quelle del direttore del doppiaggio. Speriamo in futuro di poter avere dei tempi meno ristretti e magari fare a meno delle colonne separate.
Crescentini: E' vero che si sono dei momenti in cui parliamo e proviamo insieme, anche se normalmente si incide separati. E' una questione di praticità, perché per il missaggio conviene avere delle colonne separate. Ma almeno è importante aver potuto provare insieme.
Latini: Credo che l'unica eccezione sia rappresentata dai doppiatori della famiglia Cullen, che in diverse occasioni hanno potuto doppiare insieme. Ma la questione delle colonne separate è una richiesta che ci viene fatta direttamente da Londra, quindi c'è poco da fare.
Ci sono state delle battute o delle frasi difficili, che sono magari diventate un tormentone?
Crescentini: Beh, in Twilight una era la battuta "se non fossi un eroe e invece fossi il cattivo?", in cui in realtà in originale la parola vera era 'supereroe', che però risultava difficile da pronunciare considerando i tempi stretti che avevamo. In realtà, confesso di non ricordarmi se abbiamo utilizzato eroe o supereroe. Ma per quanto riguarda me e Federica, il tormentone era sicuramente la frase del primo film legata al leone e l'agnello, che ci viene richiesta spesso anche in occasioni pubbliche.
Come avete conosciuto la saga?
Crescentini: E' stato strano. Mi ricordo che nei primi mesi del 2008 c'era una mia amica che aveva questo libro, New Moon, che mi ha spiegato essere il secondo volume di una saga che negli Stati Uniti era andata molto bene. Ho chiesto qualche informazione, ma poi tutto sembrava finito lì. Dopo un po' di tempo, mi chiamano per fare il primo trailer di Twilight, assieme a Federica e al direttore del doppiaggio, ma francamente non avevo collegato le due cose. Quando poi mi hanno raccontato la storia, mi sono ricordato meglio la chiacchierata con la mia amica e ho deciso di acquistare il libro, che io e mia moglie ci siamo letti in meno di una settimana. Nonostante il pubblico di riferimento sia prevalentemente femminile, io mi sono bevuto tutti i quattro romanzi in maniera rapidissima perché erano veramente avvincenti. Così, ci siamo ritrovati a fare il film, con io e Federica che ci siamo scambiati dei messaggi d'estate anche prima del lavoro, perché lei è una vera twilighter.
Chevalier: Anch'io ne avevo sentito parlare da diverse persone appassionate. Mi dicevano che era una saga molto bella, che il libro aveva avuto un grande successo e che probabilmente sarebbe avvenuto lo stesso con il libro. Così, quando mi hanno detto che avrei fatto Jacob, mi sono ritrovato a confrontarmi con Stefano e Federica, che in realtà erano molto più preparati di me, visto che a differenza loro io non avevo letto i libri. Soprattutto, sono stati molto carini a rassicurarmi sul mio personaggio, rivelandomi che nel secondo film avrebbe avuto ben altro ruolo. Così, strada facendo mi sono reso conto di che fenomeno era, cosa che non sospettavo all'inizio.
Latini: Io posso dire lo stesso, avevo sentito parlare di questa saga e tutti mi dicevano che si trattava di un film attesissimo. Tuttavia, quando sono entrata in sala di doppiaggio, pensavo di fare un personaggio marginale, anche perché nel primo film in effetti è sostanzialmente così. Ma poi gli altri mi hanno spiegato che in futuro il discorso sarebbe stato ben diverso...
Che pensate di Volterra, la conoscevate già?
Stefano Crescentini (Edward): C'era già stato qualche anno fa e mi aveva fatto una grande impressione. Non c'è dubbio che Piazza dei Priori faccia il suo effetto, così come Volterra in generale. Presi dalla storia del libro, ieri sera abbiamo sicuramente avuto paura.
David Chevalier (Jacob): In effetti, durante uno spettacolo, io sono stato vampirizzato. C'erano degli attori travestiti da vampiro e tra di loro una ragazza che ha cominciato a girarci intorno. Dopo un po', mi ha fatto sdraiare su un tavolo e mi ha morso. Così direi che, visto il mio personaggio, sono diventato un 'lupiro'.
Ilaria Latini (Alice): Devo confessare che ieri, quando ci hanno rinchiuso in questa sorta di cripta e sono usciti tre vampiri, un po' di paura mi è venuta Ho anche pensato di essere rimasta vittima di una setta strana (risate). Comunque, era la prima volta che venivo e la città mi è piaciuta molto.
Quali sono stati i cambiamenti maggiori dei personaggi e degli attori a cui prestate la voce?
S.C.: Ritengo che Pattinson sia ancora più dentro la storia, forse è anche dovuto al fatto che ci sia un regista diverso. Di sicuro, è meno acerbo rispetto al primo film, decisamente bravo. E' stato piacevole, anche se in New Moon compare all'inizio e alla fine. Certo, Edward è perennementre sofferente, ma anche molto contento alla fine. Lui la vuole mangiare, ma non può...
D.C.: Beh, è indubbio che l'attore che interpreta Jacob sia incredibilmente cambiato a livello fisico, ma anche come recitazione mi sembra spontaneo e fresco. Da un anno all'altro ha dovuto gestire una fisicità diversa e adesso non c'è dubbio che buchi lo schermo.
I.L.: Anche se aveva una parte piccola, lei si è presentata nel primo film imponendo una figura e così ha apparecchiato un personaggio chiave e molto particolare. Trovo che sia veramente perfetta per la parte, lei è proprio Alice.
A parte il vostro personaggio, chi vi sarebbe piaciuto doppiare?
S.C.: Io per partito preso non potrei fare Jacob, perché rimango sempre dalla parte dei vampiri. In Twilight mi sarebbe piaciuto fare James, ma in linea di massima mi affascina molto Carlisle, un medico che riesce a stare a contatto con il sangue e comunque a controllarsi.
D.C.: Edward può sembrare il classico buono, ma poi in realtà devi lavorare su alcune sfumature. Per quanto riguarda i cattivi, sono dei ruoli quasi teatrali e molto istrionici, con un lato esteriore nella recitazione. Comunque, anche fare Jacob ha il suo fascino.
I.L.: Io avrei fatto volentieri una dei volturi, che sono veramente meravigliosi. D'altronde, nell'interpretare un cattivo vengono fuori delle note che, anche se non ti appartengono, rappresentano una soddisfazione enorme, proprio perché puoi tirar fuori qualcosa che normamente non fai. Immagino che i miei colleghi che li hanno doppiati si siano divertiti molto, anche se ovviamente interpretare gli eroi è sempre bellissimo, perché puoi esprimere una grande profondità e tirar fuori quello che è presente nelle tue stanzette segrete.
Doppiare una saga come Twilight significa essere molto più sotto i riflettori da parte dei fan, nel bene e nel male. Che reazioni avete notato?
S.C.: Una cosa importante da sottolineare è che per i trailer, che di solito vengono visti su Internet, c'è un problema, perché vengono compressi e velocizzati, passando dai 24 fotogrammi al secondo a 25. Per questo motivo, le nostre voci hanno una pasta vocale diversa, tanto che tra il primo e il secondo trailer di Twilight è successo un piccolo putiferio, perché le nostre voci sembravano quelle di bambini, cosa che abbiamo segnalato ai responsabili. D'altra parte, qualsiasi voce velocizzata sembra quella di un cartone animato. Quest'anno è successo lo stesso con il lavoro di Ilaria per Alice e abbiamo dovuto tranquillizzare tutti, dicendo che era sempre lei. Ovviamente, invece chi vedeva il trailer al cinema diceva che era normale, perché non era velocizzato come su Internet. Devo dire che all'inizio qualcuno aveva paura che fossi troppo vecchio per Edward (Stefano Crescentini ha 35 anni, ndr), ma considerando che il suo personaggio ha più di cent'anni la mia maturità è servita per il ruolo.
D.C.: Comunque, va detto che sono capitate delle situazioni paradossali e sembrava che in sala di doppiaggio ci fosse una nuvoletta fantozziana. C'erano momenti in cui abbiamo dovuto rifare diverse registrazioni perché passava un aereo, la metropolitana o il camion della nettezza urbana. Alla fine, nonostante le difficoltà, la prendi a ridere e ti dici che comunque sia New Moon uscirà regolarmente il 18 novembre. Nel nostro mestiere comunque non si può improvvisare, altrimenti si nota rispetto a chi invece è professionale in ogni occasione. Va detto che in Italia c'è chi detesta il doppiaggio e chi lo ama, ma fa piacere vedere che tanti attori siano molto lusinghieri verso il nostro lavoro, comprendendo bene le difficoltà che dobbiamo affrontare.
I.L.: il riscontro di pubblico è stato notevole. Va detto che per noi non si tratta solo di lavorare con la voce, ma con tutto il corpo, noi sfruttiamo tutto. Il nostro corpo è come uno strumento musicale.
Aneddoti divertenti da raccontarci?
S.C.: Beh, in questi giorni io e Federica De Bortoli abbiamo fatto un servizio fotografico per una rivista importante, Sorrisi e canzoni, in cui dovevamo impersonificare Edward e Kristen nelle pose famose che fanno nel film. Abbiamo provato un po' di vergogna, perché con lei ci conosciamo da quasi trent'anni, siamo come fratello e sorella, mentre qui ci dicevano di abbracciarci come se fossimo innamorati. Anche in sala di doppiaggio, mentre diciamo delle parole d'amore, ogni tanto ci viene da ridere. |
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ooooooo finalmente si capiscono le nostre perplessità sui traielr bene bene sono proprio simpatici _________________
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