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Twilight





Breaking Dawn Cinque anni dopo
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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 17:18:56    Oggetto:  Breaking Dawn Cinque anni dopo
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Da oggi in poi posterò la mia Ff sul nostro forum... non la posterò più sull'altro... piano piano metterò tutti i capitoli... così chi non l ha letta può farlo... e per chi la seguiva metterò i nuovi capitoli appena posterò tutti gli altri... cercherò ogni giorno di postare un capitolo!!!!

Prologo

Sono passati cinque anni dal giorno in cui io ed Edward diventammo marito e moglie,

cinque anni dalla nascita di mia figlia Renesmee, cinque anni dalla mia

trasformazione… la mia vita è perfetta, tutto è perfetto.

Ma sento che qualcosa sta cambiando.

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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 17:18:56    Oggetto: Adv






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BellaCullen

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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 17:40:36    Oggetto:  
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Primo Capitolo (Bella)

<<Ciao mamma >> Disse la mia Nessie correndomi incontro e saltandomi in braccio.
Non vedevo mia figlia da tre settimane, io ed Edward eravamo sull’isola d’Esme a festeggiare il nostro quinto anno di matrimonio, ormai facevamo questo viaggio ogni anno, ci ricordava la nostra prima notte di nozze. Qualche volta mi capita di pensare alla mia vita precedente, quando ero soltanto un’umana, non ricordo molto, ma riesco perfettamente a ricordare il mio cuore che batteva come un pazzo alla vista di Edward, quando lui accarezzava la mia guancia, o quando mi diede il primo bacio, quando mi tenne per la prima volta la mano, quando lo vidi per la prima volta, queste emozioni non posso dimenticarle, anzi, adesso che sono una vampira, sono ancora più amplificate con l’eccezione che il mio cuore non batte più e le mie guance non diventano rosse al solo tocco delle mani di Edward.
<< Ciao Bella, ben tornata! >> La voce di Jacob mi riportò alla realtà. Anche se adesso ero un vampiro riuscivo lo stesso a distrarmi, mi avevano spiegato che era difficile per un vampiro stare fra le nuvole, ma io ci riuscivo benissimo, sicuramente mi ero portata dietro questo difetto dalla mia vita da umana, per fortuna non avevo trascinato nella nuova vita la mia goffaggine, altrimenti sai che risate si sarebbe fatto Emmet, l’unica vampira al mondo che riesce a cadere!!!
<< Ciao Jacob, come va? Ti trovo ancora più alto e muscoloso, è possibile? >> Gli dissi ridendo e abbracciandolo forte. Ormai Jacob non faceva più caso al mio odore, anzi alla mia puzza, come diceva lui, eravamo ancora più amici e ancora più affezionati.
<< Bene, grazie Bell! Allora vi siete divertiti sull’isoletta? >> Disse trattenendo una risata
<< Si, grazie, ci siamo divertiti! C’erano tantissimi puma >> gli risposi ridendo << Nessie si è comportata bene durante la mia assenza? Come avete passato il tempo? >> Ormai erano inseparabili, Nessie aveva 5 anni ma ne dimostrava almeno 15 e non solo fisicamente, aveva un’intelligenza incredibile, infatti ci eravamo rivolti al nostro avvocato di fiducia per falsificarle i documenti, non potevamo mandarla all’asilo, nessuno poteva credere che aveva 5 anni.
<< Si è comportata benissimo, è adorabile! Abbiamo fatto i compiti e siamo andati a caccia >> Mi disse con gli occhi che gli brillavano, aveva avuto l’imprinting con mia figlia e anche se all’inizio mi ero arrabbiata perché era troppo piccola, adesso ero contenta, non potevo sperare di meglio per mia figlia, Jacob era il mio migliore amico ed era un ragazzo stupendo e poi lui viveva per proteggerla.
Ad un certo punto spuntò Edward si avvicinò a Jacob e gli chiese di seguirlo perché doveva parlargli, poco dopo tornarono e Jacob mi disse se potevo entrare in casa perché doveva farci una comunicazione importante e voleva tutta la famiglia presente.
Entrammo in casa e c’erano già tutti, ancora non ero riuscita a salutare la mia famiglia, così mi avvicinai a Esme e Carlisle e li abbracciai forte, Alice mi saltò in braccio ed era un po’ imbronciata perché non l’avevo salutata per prima, Emmet mi diede un buffetto sulla spalla, Jasper mi salutò con la mano e Rosalie mi abbracciò, ormai le cose fra me e Rosalie si erano sistemate, era veramente una brava ragazza e si prendeva cura di Nessie, insieme a Jacob, quando io ed Edward non c’eravamo.
Edward mi prese da un fianco e mi fece accomodare accanto a lui e a Nessie sul divano, Esme e Carlisle si accomodarono sull’altro divano con Alice e Jasper ed Emmet e Rosalie si accomodarono sulla poltrona.
<< Jacob vuoi dirci perché siamo qui? >> gli disse Edward, anche se lui già sapeva di cosa voleva parlare Jacob, rimase in attesa.
<< si, certo, allora… volevo chiedere… >> e non riuscì a finire la frase, diventò rosso e abbassò la testa, picchiettando il piede sul pavimento.
Mi stava facendo innervosire << Allora Jake, vuoi parlare o no? >> Alle mie parole alzò la testa, ma dopo aver fissato i miei occhi per qualche secondo l’abbassò nuovamente e iniziò a parlare
<< si…volevo chiedere il permesso prima a te e a Edward e poi a tutta la famiglia… di… >> e si bloccò nuovamente, quelle parole non promettevano niente di buono, incominciai a tremare dalla rabbia e Edward mi strinse la mano e mi disse a bassa voce di calmarmi.
<< Potrei chiedere a Renesmee… se vuole… si… insomma… se ha piacere… di essere ufficialmente la mia ragazza? >> Quella parola, ragazza, continuava a volteggiarmi nella mente, mia figlia, la mia piccola, lo stava chiedendo realmente?! Ma come si permetteva… Un ringhiò involontario mi uscì dalla bocca, << Sei un cane >> ringhiò Edward con rabbia… si sentì un botto fortissimo ed era Rosalie che aveva scaraventato Jacob fuori dalla vetrata, Emmet riuscì a prenderla prima che lei potesse fiondarsi nuovamente su jacke.
<< Jacob Black, ma come ti permetti… mia figlia ha solo 5 anni, come ti permetti anche solo di pensare una cosa del genere >> gli gridai contro mentre lui stava rientrando nella stanza
<< Ma Bella, dimostra 15 anni e sai bene che ragiona anche meglio di una ragazzina di quell’età e poi… lo sai che alla fine andrà così… o prima o dopo che importanza ha? >>
<< Che mia figlia non si deve fidanzare a 5 anni solo perché ne dimostra di più o perché alla fine dovrà succedere, non ti basta che ti lasciamo stare sempre con lei? Che non fai avvicinare nessun ragazzo a lei perché sei troppo geloso? Sei più protettivo di suo padre >> .
Ma prima che Edward potesse dire qualcosa, prese la parola Renesmee << Mamma, Papà… io voglio essere la sua ragazza, e sono sorpresa del fatto che abbia aspettato così tanto per chiedervelo >> detto questo si precipitò tra le braccia di Jacob e gli stampò un bacio sulla guancia, lui rimase immobile con gli occhi lucidi dalla gioia, senza parole.
Volevo assolutamente prendere mia figlia e portarla via… più lontano possibile… ma poi guardai Edward e capì qual’era la cosa giusta da fare… così abbassai lo scudo in modo da poter permettere a mio marito di leggere i miei pensieri
“Edward, amore mio, come possiamo impedire proprio noi quest’amore, lo so che nostra figlia è piccola, ma noi ne siamo l’esempio, se l’amore è vero niente e nessuno può impedire di portarlo avanti, lui la ama varamente e si farebbe uccidere piuttosto di vederla soffrire, lei anche a suo modo lo ama, solo noi possiamo capire realmente quello che provano e non me la sento di impedire a mia figlia di vivere quest’amore” Lui annuì e mi diede un bacio sulle labbra tenendomi stretta a lui, mi sarei dovuta abituare a questi baci o ad averlo accanto, ma non ci riuscivo, era sempre come la prima volta.

Alice ci guardò << Ma allora potete dire anche a noi che decisione avete preso? È frustrante per me non sapere cosa succederà, mi sento inutile >> disse mentre si stringeva al suo Jasper.
<< Io e Bella abbiamo deciso che per noi va bene, a patto che vi comportiate bene, perché ancora, tesoro mio, sei piccola >>
<< Non sono piccola, papà, sono grande… e poi c’è il mio Jake che mi protegge >> gli disse abbracciando suo padre.
<< Grazie Edward, grazie Bell… non so cosa dire… non me l’aspettavo…pensavo che mi sarei trovato con un paio di ossa rotte dopo questa conversazione >> Edward si mise a ridere sentendo queste parole… chissà a cosa stava pensando.
<< Se vuoi non è troppo tardi… ci posso pensare io >> disse Rosalie, tenuta da Emmet per un braccio.
<< Basta, calmatevi ragazzi >> disse Carlisle che fino a quel momento era rimasto zitto ad ascoltare
<< Ricordatevi però di stare attenti… soprattutto con Charlie… poverino ha già dovuto accettare tante cose… non penso che potrà accettare anche che sua nipote di 5 anni si è fidanzata >>
E’ vero, Charlie, non ci avevo pensato. Aveva già accettato che la sua unica figlia si era sposata un vampiro e che a sua volta lo era diventata anche lei, che aveva partorito una figlia in un mese, non penso che anche questa notizia gli avrebbe fatto bene, non avevo mai parlato direttamente con Charlie di queste cose, ma comunque aveva capito e io lo sapevo.
Poi da quando si frequentava con Sue clearwater, la mamma di Leah e Seth, aveva accettato ancora meglio tutta questa faccenda di Vampiri e Lupi, ormai era da 4 anni che facevano coppia fissa ed io ero felicissima, perché almeno c’era qualcuno che si prendeva cura di mio padre.
<< Si, Chiarlie non deve sapere niente, per nessun motivo >> dissi
<< Ma Bell, ma se tuo padre ha già capito tutto >> mi disse Jake
<< Jacob… io e Bella ti abbiamo dato il permesso di stare con nostra figlia ufficialmente, non mi fare pentire di questa scelta, ti stiamo dicendo che devi soltanto stare attento, solo questo, mi sembra uno scambio equo, no? >> disse Edward
<< No, hai ragione, va bene…. grazie ancora >> disse Jacob e gli diede la mano.

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MessaggioInviato: Gio Dic 10, 18:45:19    Oggetto:  
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Secondo Capitolo (Edward)

Jacob mi stava veramente facendo innervosire… continuava a pensare a Renesmee e a come chiederle se voleva essere la sua ragazza.. ma questo cane proprio non si rendeva conto di quanto poteva essere stressante… e poi vedere i pensieri che faceva su mia figlia… no… mi stava facendo arrabbiare… ma non si ricordava che il padre del suo amore poteva sentire ciò che pensava?! Basta… dovevo assolutamente parlargli… “Jacob, potrei parlarti? In privato” Bella rimase a guardarmi stupita… ma non volevo dirle niente… doveva essere Jacob a dirlo.
“Che cos’ho fatto stavolta?” mi chiese Jacob
“Non devi dirmi niente… cane? Ti ricordo che leggo nella mente… non che muoia dalla voglia di sapere i tuoi pensieri… ma dato che urli è inevitabile che io senta” Per la prima volta non mi rispose come al solito ma diventò rosso e abbasso la testa
“E’ vero … devo dirti qualcosa… ma già lo sai… dato che mi hai letti i pensieri”…
“No dimmi… voglio sentirlo dalla tua bocca!” Doveva dirmelo lui, se aveva il coraggio…
“Bhè si… dunque… vorrei… vorrei… chiedere a Renesmee di essere la mia ragazza… diciamo ufficialmente”….
“ Ma ti rendi conto come la prenderà Bella?”
“Ma Bell lo sa… cioè lo sapete che ho avuto l’imprinting con lei… lo sai che anche se volessi… e non voglio… non potrei vivere senza di lei… è come te e Bella…e…”
Non lo feci finire… come poteva paragonarsi a me e al mio amore… alla mia unica ragione di vita… il nostro era un’amore unico…nessuno poteva paragonarsi a noi… non che non volessi per mia figlia un’amore come il mio…
“Non c’entriamo niente noi…comunque dovrai dirlo a tutti… dovrai chiederlo davanti a tutti… se tieni veramente a mia figlia… “
“Ma Edward come puoi chiedermi una cosa del genere.. è una cosa fra me e Nessie… no…non puoi chiedermi questo… Bella mi uccide”….
“ E cosa pensi che ti farà se lo chiederai a sua figlia di 5 anni senza che lei sa niente?... pensi che la prenderebbe meglio?” gli dissi con tono deciso e con tutta la rabbia che avevo.
“No… è vero… ha ragione… non posso… non posso chiederlo prima a Nessie… lei mi dirà sicuramente di si… ma Bella…no…no non voglio immaginare la sua reazione…mi staccherebbe un braccio o forse peggio… lo devo fare per Nessie…”.
Non lo sopportavo più… non si rendeva conto di quanto i suoi pensieri potevano essere fastidiosi per me… “Dai allora… entriamo…chiamiamo Bella” gli dissi
Chiamammo Bella ed entrammo in casa… Bella non aveva ancora salutato nessuno… così li salutò e la feci accomodare accanto a me…
Anche se già sapevo tutto dissi a Jacob di parlare… anche perché non sopportavo più i suoi pensieri…
Quando iniziò a parlare stava tremando, era spaventato… ma la cosa che mi faceva divertire… era che non aveva paura per la mia reazione o per il rifiuto di Nessie.. ma per la reazione di Bella… la conosceva molto bene e sapeva come avrebbe reagito… quando disse tutto… con molta fatica… sentì Bella tremare, così le presi la mano per calmarla… anche se avrei voluto vederla atterrare Jacob… ma non mi sembrava il caso davanti a mia figlia… ma ad interrompere i miei pensieri ci pensò Rosalie che si scaraventò contro Jacob facendolo atterrare contro la vetrata… per fortuna ci pensò Emmett a trattenerla altrimenti povero Jacob… nei suoi pensieri quel cane aveva già tutte le ossa rotte… Intervenne anche Bella…finalmente… come se quella botta avesse risvegliato anche lei… chissà cosa stava pensando… era una furia… mentre parlava… anzi gridava… mi stringeva la mano… potevo sentire la sua rabbia crescere e insieme alla sua cresceva anche la mia… non tolleravo più né le parole né i pensieri di Jacob… ma prima che potessi parlare… Nessie prese la parola “Mamma, Papà… io voglio essere la sua ragazza, e sono sorpresa del fatto che abbia aspettato così tanto per chiedervelo” e subito si precipitò fra le braccia di Jacob e gli stampò un bacio sulla guancia… lui rimase zitto… anche i suoi pensieri erano muti… non avrei mai creduto possibile che Jacob potesse rimanere senza parole e senza pensieri.
Guardai mia moglie e capì qual’era la cosa giusta da fare e anche lei lo capì perché mi accorsi che aveva abbassato lo scudo per permettermi di sentire i suoi pensieri… “Edward, amore mio, come possiamo impedire proprio noi quest’amore, lo so che nostra figlia è piccola, ma noi siamo l’esempio, che se l’amore è vero niente e nessuno può impedire di portarlo avanti, lui la ama varamente e si farebbe uccidere piuttosto di vederla soffrire, lei anche a suo modo lo ama, solo noi possiamo capire realmente quello che provano e non me la sento di impedire a mia figlia di vivere quest’amore” . Annuì a quelle parole… aveva pensato esattamente a quello che avevo pensato io… ormai eravamo come un’unica persona… con un solo sguardo potevamo capire quello che l’altro pensava… che strano… non credevo che al mondo potesse esistere una persona che era in grado di capire i miei pensieri… certo prima di conoscere la mia Bella… così la presi e la baciai tenendola stretta a me… potevo passare ogni secondo della mia vita in questo modo…. Era la cosa che desideravo di più al mondo… e lei… ne ero sicuro… provava le mie stesse emozioni. Ma mia sorella Alice come sempre, interruppe quel momento… sapeva essere veramente fastidiosa e curiosa…
“Ma allora potete dire anche a noi che decisione avete preso? È frustrante per me non sapere cosa succederà, mi sento inutile” disse mentre si stringeva a Jasper.
“Io e Bella abbiamo deciso che per noi va bene… a patto che vi comportiate bene, perché ancora, tesoro mio, sei piccola” Quanto mi pesava dire quelle parole… la mia piccola… con quel cane… la vita poteva essere veramente crudele… anche se da un lato sapevo che l’avrebbe amata veramente e perlomeno accanto a lui era al sicuro quando non c’eravamo io e Bella.
“Non sono piccola, papà, sono grande… e poi c’è il mio Jake che mi protegge” mi disse abbracciandomi.
“Grazie Edward, grazie Bell… non so cosa dire… non me l’aspettavo…pensavo che mi sarei trovato con un paio di ossa rotte dopo questa conversazione”
Non sai quanto ci sei andato vicino… pensai… e mi venne da ridere… sentendo anche i pensieri di Rosalie.
“Se vuoi non è troppo tardi… ci posso pensare io” disse Rosalie, tenuta da Emmet per un braccio.
Carlisle stava pensando a Charlie… Non avevamo pensato a lui… non poteva accettare anche questo… aveva già accettato molte cose strane… accettare anche… che sua nipote di 5 anni si era fidanzata con un lupo… era troppo…
“Basta, calmatevi ragazzi” disse Carlisle “Ricordatevi però di stare attenti… soprattutto con Charlie… poverino ha già dovuto accettare tante cose… non penso che potrà accettare anche che sua nipote di 5 anni si è fidanzata” Mio padre aveva avuto il mio stesso pensiero… no… Charlie non doveva saperlo… e sicuramente anche Bella la pensava così.
“Si… Charlie non deve sapere niente… per nessun motivo” lo sapevo… anche il mio amore la pensava come me.
“Ma Bell… ma se tuo padre ha già capito tutto…” le rispose Jacob… questo ragazzo era veramente impertinente… non riusciva a capire quando era il momento di stare zitto ed accettare quello che gli veniva chiesto così decisi di parlare… in fin dei conti il padre di Nessie ero io…
“Jacob… ti abbiamo dato il permesso di stare con nostra figlia ufficialmente… non mi fare pentire di questa scelta… ti stiamo dicendo che devi soltanto stare attento… solo questo… mi sembra uno scambio equo, no?” gli dissi, era più che equo…gli stavamo dando nostra figlia…
“No, hai ragione, va bene….grazie ancora” mi rispose Jacob e mi diede la mano, questa volta anche i suoi pensieri erano come le parole.

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MessaggioInviato: Gio Dic 10, 22:21:21    Oggetto:  
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uuuuu che bello....la rileggo volentieri mamy la tua ff...anche perchè ad un certo mi sono persa... Shocked
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MessaggioInviato: Gio Dic 10, 23:15:36    Oggetto:  
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Grazie Ely. sei sempre presente Smile

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MessaggioInviato: Dom Dic 13, 13:36:04    Oggetto:  
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Terzo Capitolo (Edward-Bella)

(Edward)

<< Come ti senti? >> Chiesi a mia moglie…. La vedevo strana, più pensierosa del solito… quanto odiavo non poter leggere la sua mente in questi momenti…
<< mmm… bene… sono preoccupata.. per Nessie… lo so che lei lo ama e che lui ama lei… ma è piccola… la nostra bambina… è cresciuta troppo in fretta >> il mio amore… in questi momenti sembrava fragile come un’umana… mi mancavano certe volte le sue lacrime e le sue guance rosse… ma era comunque la mia Bella.
<< Bella… stai tranquilla… anche a me questa situazione non piace… ma non possiamo farci niente… >> Non mi piaceva per niente… la odiavo… Avevo già avuto Jacob fra i piedi per Bella e adesso per mia figlia… ero arrivato alla conclusione che lui fosse nato per torturarmi
“Edward ti amo… ti amo infinitamente… sei così dolce… non smetterò mai di amarti… “ Quando Bella mi permetteva di leggere i suoi pensieri ero l’uomo più felice del mondo…anzi il vampiro più felice del mondo…
<< Lo so. Anch’io ti amo e ti amerò per l’eternità… >> Bella piegò la testa di lato e mi guardò corrugando la fronte con un ‘espressione perplessa sul viso, non riuscivo a capire il perché di quella sua espressione, cos’avevo detto di tanto strano? Le avevo fatto dubitare del mio amore? Ma lei interruppe i miei pensieri
<< Ma.. ma… come hai fatto a leggere i miei pensieri? Io non ho tolto lo scudo…. >> Mi disse tutto d’un fiato
“Io non ho tolto lo scudo ne sono sicura… ma come ha fatto… non sono dispiaciuta per questo… ma come ha fatto? Chissà se anche adesso sta leggendo la mia mente”
Mi faceva ridere… ma nello stesso tempo ero preoccupato… cosa stava succedendo allo scudo di Bella? Come facevo a sentire i suoi pensieri?
<< Si Bella li sento… si ancora… si li sento… >> Mi faceva veramente ridere… non la smetteva più … sembrava una pazza
“13…13...13… Che numero sto pensando? Dai vediamo se mi leggi ancora”
Si stava sforzando con tutta se stessa per trattenere lo scudo… ma niente… riuscivo ancora a leggere i suoi pensieri…. Adesso mi trattava anche come un mago da quattro soldi…
<< Bella 13… stai pensando al numero 13… non mi trattare come un indovino… adesso andiamo da Carlisle e chiediamo a lui se sa qualcosa… basta Bella… non ti rispondo più >> E scoppiai a ridere, mi stava trattando come un indovino… però mi divertiva… adesso non poteva più vantarsi di essere muta mentale per me… adesso potevo sentire anche i suoi pensieri.
(Bella)
Non ci potevo credere… sentiva i miei pensieri… ma com’era possibile… un’attimo prima funzionava e l’attimo dopo no… non riuscivo più a sentire il mio scudo… era come svanito… all’improvviso.... devo stare attenta a quello che penso… perché adesso sente tutto… Edward… ma mi sentirà ancora? Mi sento una pazza… anzi mi sto comportando da pazza… sto parlando da sola… Ah si è girato, ride, allora mi sente… nutella mi sta sentendo anche adesso … ma come si fa a zittire i pensieri…
<< Bella… basta… così diventi pazza veramente… non ci pensare… si… ti sento… ti sento sempre… è inutile… ti sento… lasciamo perdere >> Mi disse continuando a ridere, mi stava prendendo in giro e si divertiva parecchio
(Edward)
Speriamo che Carlisle ne capisca qualcosa… non pensavo tenesse così tanto ai suoi pensieri… ma non posso nascondere che questa cosa m’incuriosisce… è bello poter ascoltare la sua mente… sono sempre stato curioso dei suoi pensieri
<< Carlisle… ti posso parlare un momento? >> dissi a mio padre entrando nel suo studio
<< Dimmi Edward, è successo qualcosa? >> mi rispose guardandomi negli occhi
<< Si, riesco a sentire i pensieri di Bella… non capiamo cos’è successo… non sente più lo scudo >> dissi a mio padre
Bella stava ricominciando con i suoi monologhi mentali…
<< Si Bella… stai tranquilla… troveremo una soluzione vedrai… scopriremo qual’è il problema >>
Mio padre stava pensando a varie ipotesi… << per favore potete parlare invece di pensare? >>
Per la prima volta il mio potere mi stava dando fastidio … Era arrivata tutta la famiglia e ognuno pensava a una teoria diversa
<< Parlate invece di pensare… >> Gridai… Mi guardarono tutti sbalorditi, non mi aveva mai dato fastidio il mio potere… pensavano tutti insieme, ma ero abituato ad’isolare i pensieri, questa volta non ci riuscivo, se un vampiro poteva sentirsi confuso si sarebbe sentito come me in questo momento.
<< Si scusa figliolo… allora… quando è successo? Quando ti sei accorto che sentivi i suoi pensieri? >> Mi chiese Carlisle, cercando di trattenere il più possibile le domande che gli frullavano per la testa
<< All’improvviso… un attimo prima non sentivo niente e un’attimo dopo sentivo tutti i suoi pensieri >> Risposi automaticamente, mentre sentivo una voce fastidiosa nella mia mente, era Jacob.
“Allora adesso sente anche i suoi pensieri… finalmente può capire anche lei quant’è fastidioso… “
<< Jacob puoi smetterla con questi pensieri? Potete smetterla tutti? >>
Non riuscivo a capire cosa mi stava succedendo, mi davano fastidio i loro pensieri… non riuscivo a controllarli
<< Carlisle ma cosa sta succedendo perché non riesco a controllare i vostri pensieri? >> chiesi a mio padre, con tono troppo alto, sapevo che non dovevo gridare per farmi sentire, ma quelle voci nella mia testa gridavano così tanto che non riuscivo a sentire la mia voce
<< Edward non riesco a capire… prima Bella… adesso tu… dobbiamo capire cosa sta succedendo… cos’ha scatenato tutto questo. >> Mi disse mio padre, andando nel suo studio, sicuramente si stava allontanando per non farmi sentire i suoi pensieri, aveva così tante ipotesi nella mente, non voleva farmi soffrire ulteriormente, sapeva che in questo momento doveva pensare il meno possibile in mia presenza.
(Bella)
Io e Edward stavamo andando a caccia , non ne avevo molta voglia, ma i miei occhi stavano diventando troppo neri e sentivo la sete nel mio corpo, non volevo mettere in pericolo mia figlia, così controvoglia mi misi a correre, ma non riuscivo a concentrarmi continuavo a pensare a quello che stava succedendo ai nostri poteri, perché proprio il mio e quello di Edward? E perché il potere di Alice e Jasper funzionava? Avevo posto questa domanda a Carlisle ma anche lui non riusciva a capirlo, mi aveva risposto che non era mai successa una cosa del genere. E se fosse stato qualcuno a farci questo? Ma chi è perché? Non riuscivo a darmi delle risposte, anzi dalle mie domande nascevano altre domande
<< Tesoro, concentrati sulla caccia, non ti preoccupare, Carlisle troverà una soluzione e scopriremo cos’è successo… ma non credo sia stato qualcuno, perché avrebbero dovuto fare una cosa del genere? >>
<< Non lo so Edward… però è strano… perché i nostri poteri non funzionano come dovrebbero e quelli di Alice e Jasper funzionano? >> Era questa la domanda che continuava a martellarmi la testa… perché proprio noi?
<< Bella non lo so, ma non pensiamoci per ora… pensiamo alla caccia e torniamo a casa, così possiamo aiutare gli altri con le ricerche >>. Mi diede un bacio sulle labbra e mi fiondai sopra di lui, come al solito, così ci trovammo a terra… ridemmo come due bambini… quanto lo amavo… non riuscivo a pensare ad’altro… avrei voluto tanto andare nella nostra casetta… per stare un po’ da soli… anche se ero spaventata, adesso lui leggeva la mia mente.
<< Bella anch’io vorrei stare solo con te… ma non credo sia il momento… posso farti una domanda?>> mi chiese guardandomi negli occhi e tenendomi stretta al suo petto
<< Certo, dimmi >> gli risposi con entusiasmo, amavo stare abbracciata a lui, poteva chiedermi qualsiasi cosa
<< Perché ti spaventa … >> mi disse… ma non riuscii a capire cosa voleva dirmi… ero troppo concentrata a fissare i suoi occhi, lui sicuramente lo lesse nella mia mente, perché mi sorrire
<< Volevo dire… perché hai paura che io senta i tuoi pensieri? >> mi uscì una risata, era arrivato alla conclusione sbagliata
<< Non ho paura per i miei pensieri… io non ho segreti per te… diciamo che m’ imbarazza… non sono abituata ad averti nella mia mente… tutto qui >> si, era proprio questo che mi spaventava, e se rimaneva deluso dai miei pensieri?
<< Amore mio… non ti deve imbarazzare… se potessi ti farei leggere i miei pensieri… così capiresti che sono uguali ai tuoi >> Mi aveva già detto una frase simile,molto tempo fa, quando mi ero imbarazzata perché lui mi aveva sentita parlare nel sonno e io avevo ripetuto il suo nome per tutta la notte.
Rise << dai… adesso mangiamo… ci sono un paio di cervi vicino al fiume >> mi prese la mano e incominciammo a correre insieme.
<< Allora avete trovato qualcosa? >> chiese Edward ad Alice appena entrammo in casa
<< No, non abbiamo trovato niente… non riesco a capire… ho provato a guardare nel futuro… ma non vedo niente…>> Alice era molto dispiaciuta.. ma non era colpa sua… così l’abbracciai forte
<< Sorellina non è colpa tua… vedrai che troveremo qualcosa… >> Non riuscii a finire la frase perché vidi Edward accasciarsi a terra con le mani sulle tempie… non avevo mai visto Edward stare male… tranne quella volta in Italia dai Volturi… ma adesso Jane non c’era…
<< Edward >> Gridai buttandomi a terra accanto a lui << Cos’hai? Cosa ti è preso? >> Entrarono tutti correndo… eravamo terrorizzati, non capivamo cosa stava succedendo
<< Io… io… >> Lanciò un urlo che ci terrorizzò… era un urlo di dolore… ma come poteva provare dolore? Lui era un vampiro i vampiri non provano dolore
<< Edward cosa senti? >> gli chiese suo padre col terrore negli occhi
<< Sento urla… nella mia testa… ma non riesco a distinguere le parole… non riesco a capire chi è… anzi chi sono… sono tantissime voci di…diverse >> Non riusciva neanche a parlare… volevo aiutarlo… ma come…
<< Amore… ti amo… ti prego… reagisci… ti prego >> ma non riusciva a guardarmi negli occhi, era sdraiato a terra e si teneva la testa fra le mani
<< Carlisle dobbiamo fare qualcosa.. non riesco a vederlo in questo stato senza fare niente >> Vidi Nessie piangere accanto a suo padre… anche lei stava soffrendo
<< Jacob porta Nessie da Charlie e state là per un po’ >>
<< Ok Bell… però fammi sapere… se possiamo fare qualcosa… fammi sapere >> Mi disse con il terrore negli occhi… non riusciva a vedere Nessie in quello stato… e ci avrei giurato… stava male anche per edward
<< Si Jake, ti farò sapere… Ci vediamo da Charlie >> Jake prese Nessie gli diedi le chiavi della macchina e se ne andarono…
<< Ma se tutto questo fosse opera dei Volturi? Anche se non riesco a capirne il motivo… ormai sono passati cinque anni… io sono un vampiro… hanno visto che Nessie è metà umana… cosa avrebbe potuto spingerli a fare tutto questo? >> chiesi a Carlisle
<< Bella non credo siano loro… non c’è nessun motivo…>> rispose Carlisle
<< No… ti sbagli un motivo c’è… ti ricordo che Aro voleva Edward accanto a sé… e voleva anche me… e solo lui conosce i nostri poteri… anzi quello di edward il mio lo può solo immaginare >> dissi convinta della mia teoria … adesso che l’avevo detta ad alta voce ne ero ancora più convinta
<< Ma voleva anche Alice… e il suo potere funziona >> Si questo era vero…
<< Si… Bella non possono essere loro… e poi l’avrei visto… >> mi disse Alice…
Ma Aro era furbo… non ci avrebbe colpito tutti in una volta… voleva fare soffrire la nostra famiglia… ci avrebbe portato all’esasperazione…
<< No Alice… è un trucco… lui conosce il tuo potere… vuole farci impazzire… vuole farci soffrire… sa quanto teniamo l’uno all’altro… vuole farci arrivare al punto di supplicarlo per portarci con lui pur di salvare la nostra famiglia, lo sa che siamo disposti a tutto >> le risposi, meravigliata per la mia intuizione
<< Dovrà passare sopra di me… >> Disse Emmet che fino a quel momento era rimasto in silenzio, il mio fratellone scherzava sempre, ma quando si trattava della famiglia non scherzava mai e poi non si sarebbe mai sottratto a un combattimento, avvolte era proprio un’incosciente
<< Ti ricordo che il mio scudo non funziona… adesso siamo vulnerabili sia a Jane che ad Alec… e lui lo sa… non so come ma ha trovato il modo di neutralizzare il mio scudo >> dissi sempre più convinta della mia teoria
<< Adesso calmiamoci… è inutile pensare alle varie teorie o strategie… portiamo Edward sul divano… e cerchiamo di pensare il meno possibile… in modo da alleviargli il dolore >> disse Jasper alzando Edward dal pavimento
Entrò all’improvviso Jake dalla porta… con in braccio Nessie terrorizzata… che ci faceva Jake qui… gli avevo chiesto di tenere Nessie da Charlie in modo da non farla soffrire
<< Jake che ci fai qui? Ti avevo chiesto di stare a casa di Charlie >>
<< Tuo padre non c’era a casa così sono andato alla stazione di polizia ma mi hanno detto che non l’hanno visto... l’ho chiamato ma il telefono era spento… ho sentito degli odori strani dentro casa… magari se va qualcuno di voi li riconosce… >> No… anche Charlie no… non gli avevamo detto niente per farlo stare al sicuro… si, aveva capito parecchie cose… ma non aveva avuto nessuna conferma, se gli succedeva qualcosa era solo colpa mia

<< Come mio padre non c’era? Quali odori… era odore di vampiro quello che c’era a casa di mio padre? >> mi uscì una voce roca, rotta dall’angoscia che provavo al pensiero di Charlie in pericolo
<< Si Bella… >> rispose Jake con lo sguardo basso
Alice stava fissando un punto… ne ero sicura stava avendo una visione…
<< Alice cos’hai visto? Hai visto mio padre? Sta bene? >> gridai velocemente quelle domande… stavo impazzendo… dovevo sapere come stava mio padre
<< Bella calmati… ho visto… tuo padre… l’hanno rapito… ma non so chi… non sono riuscita a vederli…sono stati troppo veloci >> Lo sapevo… i Volturi… solo loro sapevano come funzionava il potere di Alice.
<< Sono stati i Volturi… lo sento… io… io… devo partire, devo andare in Italia… >> Ma Edward mi interruppe
<< No… Bella… calmati… non saranno tornati in Italia se sono stati loro… e poi tu senza scudo non puoi fare niente… >> Si alzò in piedi… adesso stava meglio, lo vedevo nei suoi occhi…
<< Stai meglio edward? >> chiedemmo in coro io e Carlisle
<< si… mi sento meglio… non capisco… adesso riesco a controllare i pensieri >> Avevo capito tutto, certo… come avevo fatto a non pensarci prima
<< Sicuramente hanno bloccato i tuoi pensieri in modo da poter prendere mio padre… altrimenti tu li avresti sentiti … conoscono il potere di Alice e hanno preso la decisione all’ultimo momento… con te e lei fuori gioco hanno potuto fare tutto indisturbati >> Ne ero sicura… si, era andata proprio così… non poteva essere altrimenti…
<< Potresti avere ragione, ma non possiamo esserne certi finchè non troviamo delle prove, dobbiamo andare a casa di Charlie >> mi disse Carlisle
Dovevamo andare a casa di Charlie, sarei andata anch’io con loro, volevo la conferma della mia teoria
<< Amore stai tranquilla… troveremo tuo padre… la pagheranno… stavolta la pagheranno >> mi disse Edward con rabbia
Stavolta non la passeranno liscia, se sono stati loro, dovranno vedersela con me.

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MessaggioInviato: Gio Dic 17, 20:45:01    Oggetto:  
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Quarto Capitolo (Edward)

Dovevamo trovare un modo per fargliela pagare, ma soprattutto dovevamo capire se erano stati veramente loro, non avevamo prove della loro colpevolezza così andai personalmente a casa di Charlie con Bella e Carlisle per sentire l’odore, era odore di vampiro, ma non era quello dei Volturi.
Non riuscivo a comprendere i pensieri di Bella,o forse li comprendevo e li condividevo, ma sentiti dalla sua mente facevano uno strano effetto, nei suoi pensieri c’era solo vendetta e non ci avrebbe mai permesso di tenerla fuori da questo combattimento.
Era assorta nei suoi pensieri e potevo sentirli, stavolta non dovevo immaginarli, anche se non capivo il motivo per cui i miei poteri erano tornati a funzionare normalmente mentre quelli di Bella no.
“Devo salvarlo, me la pagheranno, o si, me la pagheranno. Vedranno di cosa sono capace, la mia famiglia non si tocca”
Questi erano gli unici pensieri di mia moglie
<< Bella, ti prego, calmati … vedrai che troveremo i colpevoli >> le dissi abbracciandola forte, ma lei si scostò da me, non l’aveva mai fatto prima
<< Come?? troveremo i colpevoli? Ancora hai dubbi? Anche se non abbiamo sentito il loro odore non vuol dire che non sono stati loro >> mi sputò in faccia quelle parole con tutta la rabbia che aveva dentro
<< Ma Bella … non possiamo saperlo, lo sai che li odio, ma finchè non abbiamo le prove non possiamo sapere se sono stati loro >> le dissi cercando di tranquillizzarla
<< Ok… >> ma i suoi pensieri non erano d’accordo
“Se non mi vuoi aiutare farò da sola, non mi spaventano quei vampiri… vedranno di cosa sono capace”
<<Ti ricordo, mia Bella, che adesso posso sentire i tuoi pensieri >> mi faceva veramente ridere… anche da vampira era così sbadata, ma era così dolce
<< Lo so che mi senti >> mi disse stizzita… era ancora più bella quando era arrabbiata… così senza pensarci la presi in braccio e le diedi un bacio sulle labbra con tutto l’amore che avevo e lei mi rispose adattando le sue labbra alle mie… mi piaceva quando si lasciava andare a questi baci… mi ricordava quando era umana, solo che io dovevo stare attento a quel tempo e dovevo allontanarmi appena si lasciava andare e capitava molto spesso, mentre adesso potevo lasciarmi andare senza spaventarmi di farle del male ed era questo che adoravo della nostra nuova vita. Senza pensarci la sdraiai sul divano e continuai a baciarla… ma i pensieri della mia famiglia mi fecero capire che non eravamo soli
“Ehm Edward non siete soli… siamo tutti qui… siamo felici che in questo momento riuscite lo stesso ad…. diciamo… amarvi… ma forse è più consono farlo a casa vostra dato che c’è vostra figlia che vi sta guardando” Mi misi a ridere… anche perché Bella, sentendo la finta tosse di Rosalie, si era alzata in uno scatto e sapevo che se sarebbe stata ancora umana le sue guance sarebbero diventate rosse.
“Edward dovevi avvertirmi… lo sai quanto sono sbadata, soprattutto quando mi stai così vicino”
<< Scusateci, pensavamo di essere soli, cioè non volevamo… >> disse Bella alla mia famiglia, Nessie stava ridendo insieme a Jacob, e Jacob stava pensando al bacio che aveva dato poco prima a mia figlia, pensava cosa sarebbe successo se al nostro posto avremmo trovato loro, se le cose sarebbero andate così.
<< Cos’hai fatto jacob? >> Gridai… aveva baciato mia figlia… so che erano fidanzati, ma vedere mia figlia baciarsi con un ragazzo mi stava facendo provare una strana sensazione… non avevo mai provato una cosa del genere… forse è questo che provano i padri quando le loro figlie si fidanzano? O quando pensano alle loro figlie in questi termini? Certo era… che i padri normali non potevano vedere la scena nei pensieri del fidanzato
<< Oh Cavolo… hai visto? >> “Ma perché non riesco a tenere a bada i pensieri ”
<< Certo che ho visto… i tuoi pensieri sono come film per me… non ti azzardare a pensare a mia figlia in quel modo… >> Stava ancora pensando alla scena di prima ma con lui e Nessie come protagonisti, quanto odiavo questo cane.
<< Edward cos’ha fatto Jacob? Non mi dire… >> Ecco Bella non aveva capito…anzi aveva pensato alla peggiore delle ipotesi
“Non mi dire che Jake… ha fat…non riesco neanche a pronunciare la parola… con nostra figlia…”
<< No… no Bella… tranquilla… l’ha solo baciata… pensi che avrei reagito così bene altrimenti? >> Certo se non c’era mia figlia davanti non credo avrei reagito così bene
“Cavolo per fortuna non ho pensato…”
<< Jacob non ti azzardare a pensare una cosa del genere… non ti permettere >> Ma come si permetteva, era proprio un’insolente
<< Jake a cosa stai pensando… hai baciato mia figlia??? Cosa??? >> E successe l’inevitabile… Bella si scagliò con tutta la forza contro Jacob lo scaraventò sul pavimento e gli ruppe un braccio, stava scaricando tutta la sua rabbia su di lui, così la fermai, non potevo permetterle di staccargli la testa… si sarebbe pentita.
<< No Edward lasciami… non m’interessa che è fidanzato con Nessie… io ti uccido Jacob >> gli gridò in faccia come una furia
<< Ahi Bell mi hai fatto male… mi hai rotto un braccio… ma non puoi reagire così ogni volta che darò un bacio a tua figlia e poi lei voleva altrimenti non l’avrei mai fatto >> No, Jacob non voleva vivere, non si rendeva conto che con queste parole stava facendo arrabbiare ancora di più Bella… non riuscivo quasi a tenerla, dovette intervenire Emmett per aiutarmi e la portò fuori.
Mio fratello si stava proprio divertendo
“Edward dovevi lasciarla stare… non dovevi trattenerla… è proprio forte la mia sorellina… non riesco quasi a tenerla”
Per Emmett come al solito era tutto un gioco…
<< Jacob fatti curare… fammi vedere quant’è grave questo braccio >> Disse mio padre avvicinandosi a Jacob, anche se sapevamo che di lì a poco sarebbe guarito
<< Mamma ma perché l’hai fatto… Io ho chiesto a Jake di baciarmi… tu e papà lo fate sempre… >> disse Nessie abbracciandolo
<< Ma amore sei piccola… e poi sono tua madre… scusami… ho reagito senza pensare >>
<< Non devi chiedere scusa a me, non sono io che ho un braccio rotto >> le rispose Nessie incrociando le braccia al petto
<< Scusa Jake… ma sono contenta di averti rotto un braccio… adesso mi sento meglio >> disse Bella ridendo
Mi divertiva proprio vedere Jacob che le prendeva da Bella… e poi se l’era meritato…
Ma mentre ridevamo tutti di gusto… Alice si bloccò fissando il vuoto…
<< Alice cos’hai visto? >> disse Jasper … seguito dallo sguardo di tutti
<< Sta venendo qualcuno… non lo conosco… ma è un vampiro… fra cinque minuti sarà qui >> rispose Alice
<< Si, posso sentirlo, non ha cattive intenzioni, deve parlarci ma ha…>> m’interruppe Jasper
<< Ha paura… per quello che deve dirci… >>
<< Si… è stato mandato da qualcuno… ma sta attento a non pensare alla persona che l’ha mandato>> dissi
<< Andiamo ad accoglierlo come una famiglia, mettiamolo a suo agio, magari riusciamo a sapere di più di quello che deve dirci se non lo accogliamo con rabbia >> disse mio padre, lui sapeva essere così magnanimo, aveva un cuore grandissimo.
Ci accomodammo sui divani mentre mio padre andava ad aprire la porta, Bella era isterica, voleva affrontarlo e farlo parlare, anche con le cattive…
“Edward… non lo voglio accogliere con il sorriso… io voglio attaccarlo… “ Pensò Bella stando seduta accanto a me e stringendomi la mano
<< Bella, facciamolo parlare, vediamo cosa deve dirci, non possiamo attaccarlo se lui non vuole farci del male >> le risposi a bassa voce
”Edward , tu leggi nel pensiero… sai già cosa deve dirci” Mi rispose col pensiero senza lasciarmi la mano
<< Appunto… secondo te se aveva cattive intenzioni lo facevo entrare in casa mia, mettendo in pericolo mia figlia? >> Non mi piaceva quello che stava per dirci, e sapevo per certo che non sarebbe piaciuto neanche a Bella, ma dovevo farlo parlare,per scoprire chi l’aveva mandato.

<< Ecco sta arrivando, fra 5 secondi suonerà il campanello >> Aveva detto Alice, eravamo tutti in tensione, solo Emmet sembrava divertito da questa situazione, nei suoi pensieri stava già combattendo contro questo sconosciuto.
Jasper era appoggiato alla scala, non riusciva a sopportare tutta questa tensione, soprattutto non sopportava la rabbia di Bella.
<< Bella calmati, stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene >> Jasper si era avvicinato a Bella e le aveva messo una mano sulla spalla, per farla calmare.
Ecco che il campanello stava suonando, Carlisle ed Esme andarono subito ad aprire la porta con quel sorriso molto cordiale che solo loro sapevano sfoggiare in queste situazioni, Bella si fece ancora più rigida, Jasper si sedette accanto a Bella, sapevo che aveva capito il mio sguardo, Alice si mise dietro Jasper , Emmet e Rosalie si misero in piedi vicino al divano, jacob invece si mise in cucina con Nessie, non voleva metterla in pericolo lasciandola in questa stanza, preferiva stare in un posto sicuro, così qualsiasi cosa sarebbe successa poteva portarla in salvo, ero molto grato a Jacob per quello che stava facendo in questo momento
”Edward dove sono Nessie e Jake?” Mi chiese Bella mentre con gli occhi li cercava nella stanza
<< Tranquilla amore, sono in cucina, Jacob ha preferito tenere Nessie lontana da questa stanza >> le risposi con un sussurro, in modo che solo lei potesse sentirmi
”Meglio così, almeno Nessie non s’impressionerà quando vedrà sua madre staccare la testa a quel vampiro”
<< Bella, amore, calmati, non devi staccare la testa a nessuno… tranquilla, non è venuto per combattere, è solo un messaggero, sarà stato costretto a venire, infatti ha paura >> Si, aveva molta paura, aveva paura soprattutto di far scoprire chi era il suo capo.
Quando sentìi la porta aprirsi mi sedetti anch’io accanto a Bella, volevo starle vicino, ma stavolta non per proteggerla, ma per trattenerla dall’uccidere quel vampiro.
<< Salve noi siamo la famiglia Cullen, lei è mia moglie Esme ed io sono Carlisle >> Carlisle come sempre fu molto gentile e la cosa fece infuriare ancora di più Bella, ma Jasper cercava di calmarla tenendo una mano sulla sua spalla
<< Salve, sono stato mandato per dirvi alcune cose, non sono venuto per attaccarvi >> disse il vampiro
<< Bene, vieni, andiamo dove c’è tutta la mia famiglia, loro sono Rosalie ed Emmet, Edward e Bella, Alice e Jasper >> concluse mio padre, anche lui era contento di non dover presentare Nessie, anche perché nelle vene di mia figlia scorreva sangue e in casa avevamo un vampiro, che non era vegetariano.
<< Chi ti ha mandato? >> gridò Bella scattando in piedi e mettendosi davanti al vampiro
<< Non posso dirvi chi mi ha mandato, ma se posso vorrei dirvi il motivo per cui sono qui, vorrei farlo in fretta, perché devo andare via, ripeto, sono stato mandato, io non so niente >> disse il vampiro con voce calma, ma nei suoi pensieri aveva paura, voleva darci il messaggio e andarsene, sapeva che se avrebbe sbagliato non sarebbe uscito vivo da questa casa.
<< Calmati, lasciamo parlare … >>
<< Mi chiamo Pier >>
<< Bene, lasciamo parlare Pier >> disse mio padre
<< Il mio capo dice di stare molto attenti… è più vicino di quanto possiate immaginare e non ha ancora finito, ancora è solo l’inizio… dice di stare molto attenti alle persone a voi care e poi ha un messaggio per una certa Bella >> disse queste parole tutte d’un fiato, sembrava quasi che la voce gli stesse tremando, voleva uscire al più presto da questa casa
<< Sono io Bella, che cosa devi dirmi… >> disse mia moglie, mettendosi faccia a faccia col vampiro, non l’avevo mai vista così combattiva, non aveva paura, anzi era lui ad averne
<< Mi ha detto di dirti che ancora non hai sofferto abbastanza, che tuo padre per ora starà bene, ma non sa per quanto ancora… >> non lo fece finire di parlare, con un solo gesto della mano gli staccò la testa, agì così velocemente che non diede il tempo a nessuno di noi di bloccarla.
<< Bella ma cos’hai fatto? Adesso non sapremo mai cosa doveva dirci.. >> disse mio padre
<< Scusate, ma non c’è l’ho fatta… non so cosa mi sia preso, quando ho sentito nominare mio padre mi è venuta una rabbia incontrollabile >> e s’ inginocchiò a terra lasciando cadere le mani sulle gambe
<< Amore non ti preoccupare, aveva finito di parlare… stavo scrutando i suoi pensieri e oltre a quello che ha detto non doveva dire nient’altro >> ma mentii… c’era dell’altro nella testa del vampiro, ma non volevo dirlo a Bella in questo momento, avrebbe fatto qualche pazzia
<< NOOOOOO, Nessie, noooo >> sentimmo gridare Alice, teneva le mani sulla faccia per coprirsi gli occhi
<< Alice… Nessie cosa… >> sentii Rosalie gridare
Corsi subito in cucina, Jacob era a terra agonizzante poco più in là c’era un vampiro fatto a pezzi, ma dov’era Nessie, dov’era mia figlia
<< Jake dov’è Nessie, ti prego rispondi >> sentii Bella gridare in preda al panico
<< E’… è… l’aveva presa, io ho cercato di fermarlo, mi ha morso poi ha preso Nessie >>
Bella stava gridando e mi accorsi che era andata fuori, tutti corremmo e trovammo Bella inginocchiata che urlava di dolore e davanti a lei stesa a terra c’era mia figlia, immobile.

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MessaggioInviato: Ven Dic 18, 12:02:16    Oggetto:  
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Quinto Capitolo (Jacob-Edward-Bella)


(Jacob)

Stavo male, sentivo dolore, non ero mai stato così male, quel succhiasangue mi aveva morso, certo il veleno dei vampiri non poteva trasformarmi ma era doloroso.
Sentivo voci confuse, ma io volevo sapere come stava Nessie, l’ultima cosa che ricordo è l’urlo di dolore di Bella, cos’era successo alla mia Nessie, cosa le avevano fatto, non ero riuscito a proteggerla, a cosa servivo, non ero riuscito a proteggere il mio amore, adesso capivo come si sentiva Edward quando doveva proteggere Bella, il terrore che aveva al solo pensiero di non riuscire a salvarla.
Dovevo riprendermi, dovevo vivere, per lei, per Nessie, lei doveva vivere.
E se fosse morta? Se l’urlo di bella fosse stato la conferma che non ero riuscito a proteggerla? No, lei doveva essere viva, ma io dovevo svegliarmi, solo per lei, non pensavo alla mia vita, ma alla sua.
Sentii un forte dolore al braccio, poi alla gamba, adesso in tutto il corpo… mi sentivo come se ero stato fatto a pezzi e adesso mi stavano ricomponendo.
Qualcuno stava parlando, sentivo la voce di Carlisle, forse mi stavo risvegliando?… ad un tratto sentii una forte scossa nel petto e poi ancora un’altra… poi il mio cuore ricominciò a battere, non mi ero reso conto si fosse fermato.
Aprii gli occhi e vidi Carlisle
<< Jacob ti sei svegliato? >> Mi disse, ma non riuscivo ancora a parlare… così annuii con la testa
<< bene Jacob, tranquillo, siamo riusciti ad estrarre il veleno dal tuo corpo, non potrai trasformarti per un po’ perché il tuo corpo è molto provato, non sarà come le altre volte, non guarirai in fretta >> non m’interessavano tutte queste cose, cosa m’importa della mia guarigione
<< Nessie come sta? >> lo chiesi quasi senza voce, non avevo neanche la forza di parlare
<< Jacob pensa a guarire, poi parliamo, adesso non ti sforzare >> mi stavano trattando come facevano con Bella quando dovevano nasconderle qualcosa, ma io non ero lei e dovevano dirmi subito cos’era successo a Nessie
<< Carlisle… devi dirmi come sta Nessie, adesso, non mi trattare come… >> non riuscii a finire la frase, ero senza forze, mai in vita mia ero stato così male, odiavo ancora di più i succhiasangue, certo non i componenti di questa famiglia.
<< Va bene, però stai tranquillo, Nessie, non sta molto bene, cioè è viva, ma le hanno fatto qualcosa >>
<< L’hanno morsa? >> Non ci potevo credere, Nessie stava male, si… era viva, ma cos’aveva…
<< No, no… non l’hanno morsa… ma le hanno inniettato qualcosa nel corpo ed è in coma… non so come farla risvegliare, non capisco che sostanza hanno usato >> Cosa?! In coma, quei brutti… non l’avevo protetta, le avevano fatto del male
<< Bella come sta? >> Che domanda stupida, come doveva stare… sua figlia era in coma, non sapevano come farla risvegliare e io chiedevo come stava
<< Sta male, non vuole staccarsi dal letto di Nessie, sta sempre accanto a lei >> Povera Bella, la stavo facendo soffrire, era colpa mia, il mio compito era proteggere Nessie


(Edward)

Ero uscito in giardino… non riuscivo a dimenticare le parole che avevo sentito nei pensieri di quel vampiro, Pier, cosa volevano dire quelle parole? Continuavo a pensarci quando fui interrotto dai pensieri di Alice
”Edward cos’è successo?ho avuto una strana visione” pensò mia sorella venendomi incontro
<< Alice, se ti confesso una cosa, prometti che non andrai a dirlo a nessuno? >>
<< Certo Edward, di me ti puoi fidare lo sai >> mi disse prendendomi le mani
<< Non sono stato del tutto sincero con voi >>
<< Che cosa vuoi dire? Quando non sei stato sincero? >>
<< Quando vi ho detto che Pier non aveva più niente da dire>> dissi abbassando la testa
<< Che altro voleva dire? Perché non l’hai detto subito? >> mi chiese mia sorella alzandomi il viso con le mani
<<In verità non voleva dirlo, l’ha solo pensato, non l’ho detto perché avevo paura della reazione di Bella, era troppo arrabbiata >>
<< Dai Edward.. dimmi cos’ha pensato >>
<< Non capisco bene cosa volesse dire, però non credo siano stati i Volturi, non credo siano loro i mandanti di quel vampiro >>
<< E come fai a saperlo? >>
<< Perché ha pensato … “Lei” … >> mi guardò confusa
<< Che cosa vuol dire… Edward puoi dirmi quello che ha pensato senza anagrammi? >>
<< Ha pensato queste parole “ Lei non vuole tuo padre, Lei non vuole nessuno della tua famiglia, vuole te... vuole farti soffrire per l'eternità” quindi non è un uomo è una donna, capisci Alice? È una donna >> dissi sussurando, non volevo che gli altri sentissero, almeno per ora. Ero furioso, chi voleva fare soffrire la mia Bella, chi poteva volerle male a tal punto?
<< E quindi Edward? Sappiamo che non è un’uomo, comunque non vuol dire che non siano i Volturi, chi potrebbe odiare Bella a tal punto? >> mi chiese mia sorella appoggiandosi al mio petto, era distrutta per Bella, come lo ero io
<< Alice dev’essere per forza qualcuno che conosciamo, conosce bene i nostri poteri, quindi non può essere una sconosciuta >>no, non poteva essere una sconosciuta… e poi non potevano essere stati neanche i Volturi, ma perché non ci sono arrivato prima.. i Volturi non conoscono il potere di Bella, quindi come potevano trovare il modo di bloccare un potere che non sapevano neanche lei avesse? Ma certo… comincio a capire…
Mi accorgo che mia sorella mi sta fissando con un’espressione perplessa sul volto
<< Alice, non sono stati i Volturi, ne sono certo >> Quasi urlo questa frase
<< Edward come fai ad esserne così certo? >> mi chiese mia sorella con un’aria ancora più perplessa… non riusciva a seguire il mio ragionamento
<< Vieni, riuniamo tutti, devo dire una cosa molto importante >> E corsi dentro casa
Erano già tutti in salotto… era presente anche Bella, sicuramente Alice le aveva detto che dovevamo parlare di una cosa che riguardava suo padre e Nessie, altrimenti non si sarebbe mai staccata dal letto di nostra figlia.
C’era anche Jacob, non mi ero accorto si fosse svegliato, era concio veramente male, il nostro veleno sui licantropi è cento volte più pericoloso che sugli esseri umani, per fortuna Carlisle era riuscita a togliere il veleno in tempo, se arrivava al cuore non ci sarebbe stato più nulla da fare.
Sentendo le loro domande nei pensieri… mi decisi a parlare
<< Vi ho riunito perché sono arrivato ad una conclusione, e sono certo sia quella giusta, non so come ho fatto a non pensarci prima, comunque sono sicuro che non sono stati i Volturi… >>
<< Edward… ancora li difendi? Dopo quello che è successo a tua figlia? >> Bella mi gridò queste parole, lei era assolutamente convinta che dietro tutto questo ci fossero i Volturi
<< Bella, ascolta quello che ho da dire e vedrai che cambierai idea >>
“ dai… vai avanti…sentiamo quello che hai da dire “ Mi rispose col pensiero
<< Allora, vi ricordate che i Volturi non conoscono il potere di Bella? >>
<< Si… quindi? Edward arriva al punto >> mi rispose Bella portando le braccia al petto
<< Quindi…. Come potevano bloccare il tuo potere se non sanno neanche che hai un potere? >> Dissi guardandola dritta negli occhi, adesso doveva cambiare idea, non c’era ragionamento più logico del mio.
<< mmm…. Giusta osservazione Edward, in effetti loro non conoscono il suo potere, sanno che è immune a certi poteri, ma non conoscono realmente il potere di Bella, non sanno che cosa può fare, quindi come avrebbero fatto a bloccarlo… ottimo figliolo… >> mi disse mio padre dandomi una pacca sulla spalla come fa un padre fiero di suo figlio
<< Non riesco a capire… ci hai riunito per scagionare i Volturi? >> Disse Bella furiosa guardandomi negli occhi con uno sguardo che non le avevo mai visto
<< No, Bella, ancora non hai capito qual’è la conclusione? Solo alcuni vampiri conoscono veramente il tuo potere, noi cioè la tua famiglia e i vampiri che ti hanno conosciuto cinque anni fa, quando ci stavamo per scontrare con i Volturi >> la guardavo negli occhi… ma non li riconoscevo, non erano gli occhi della mia Bella, erano freddi e vuoti
<< Ma certo… Ma che stupida… il colpevole lo devo cercare tra quei vampiri… >> disse Alice urlando, finalmente qualcuno aveva capito il mio ragionamento
“E dopo quello che mi ha detto Edward, la lista si fa ancora più corta, devo cercare solo fra le vampire“ Pensò mia sorella, sapeva che non doveva dirlo a nessuno
<< Ok, allora Alice concentrati e dimmi chi devo uccidere, perché o me lo dici tu o uccido tutti i vampiri che conoscono il mio potere finché non trovo quello giusto >> disse Bella furiosa
[i ] “ E sono seria… se entro un’ora non mi dite chi è il colpevole ucciderò ogni vampiro che mi si presenterà davanti… qualsiasi vampiro, anche quello che intralcierà solo la mia strada “[/i] pensò queste parole trafiggendomi con lo sguardo, non c’è la facevo più… ma perché mi stava facendo questo, anch’io stavo soffrendo per nostra figlia
<< BASTA BELLA!!! >>uscì un grido disperato dalla mia bocca, tutti mi guardarono allarmati
<< Bella perché mi stai facendo questo? Perché mi stai odiando? Mi dici che colpa ho io se hanno rapito tuo padre e se nostra figlia è in coma? Non sono stato io a fare tutto questo… >> lo dissi tutto d’un fiato.. non avevo mai esposto così palesemente i miei stati d’animo, ero bravo a soffrire in silenzio, ma ero arrivato al limite
<< Tu dici che non è colpa tua? Ma ne sei sicuro? Se tu non esistevi, io non ti avrei conosciuto e tutto questo non sarebbe successo… mio padre sarebbe ancora con me e tutte le persone a cui tengo non correrebbero ogni giorno rischi solo per il semplice fatto che mi conoscono >> Mi disse queste parole urlando furiosa… ma non fu questo che mi fece male, le sue parole mi avevano ucciso… sentivo un fortissimo dolore al petto, anche se sapevo impossibile, rimasi impietrito a guardarla, come tutta la mia famiglia, nessuno sapeva cosa dire, Bella non aveva mai detto una cosa del genere… tutte le mie paure si trasformarono in realtà.
”No, scusa Edward, scusami… non volevo dire quello che ho detto, non volevo,ho parlato senza pensare, scusami, non dovevo ferirti in questo modo, tu non c’entri nulla”
<< Edward, tutti… scusatemi… non le pensavo veramente quelle parole, voi siete la mia famiglia e io sono fiera di farne parte, ho parlato senza riflettere, scusatemi vi prego >>
<< No, Bella… mi dispiace…non posso scusarti >> e me ne andai


( Bella )

Che cos’avevo fatto, avevo proprio detto quella frase? Ma che cosa mi era preso, io ed Edward non avevamo mai litigato, era la prima volta e poi perché avevo detto proprio quelle parole, dovevo farmi perdonare, non potevamo soffrire ancora.
<< Alice dov’è Edward? >>
<< Non lo so è uscito… >> ma i suoi occhi stavano mentendo
<< Alice, ti prego, dimmi dov’è Edward, deve capire che non le pensavo veramente quelle cose >> Stavo impazzendo, dovevo parlargli, subito.
<< E’… è… va bene te lo dico… è andato da Tanya >>
<< Cosa? Dov’è andato? >> Corsi fuori come una matta, dovevo sfogarmi, al primo litigio lui che fa? Va dalla prima vampira che se lo mangia con gli occhi… vidi la sua Volvo e diventai una furia, presi la mazza da baseball e incominciai a colpire la sua macchina, ruppi i vetri, lo sportello e gli specchietti, la sua volvo non esisteva più e per finire la lanciai dall’altra parte del lago.
Fu in quel preciso istante che sentii il suo odore, iniziai a correre più veloce che potevo, seguivo la sua scia, ero concentrata solo su quella.
Arrivai davanti ad una casa, mi bloccai, sentii parlare Edward e… Tanya. Non ci volevo credere, era andato veramente da lei, come aveva potuto farmi una cosa del genere, ero su tutte le furie, senza pensarci diedi un calcio alla porta e la scaraventai a terra, davanti a me si presentò una scena che non avrei ma creduto di dover vedere, Edward , mio marito, a pochi centimentri dal corpo di Tanya con le mani intrecciate.
<< Edward… tu… come hai potuto… io… >> non riuscivo a parlare, no Edward non poteva farmi questo
<< Bella… vattene… tu non devi stare qui.. vattene >> mi gridò queste parole
<< Togli le tue schifosissime mani da mio marito >> Volevo staccargli la testa, volevo farla soffrire, volevo farle del male
<< Bella ti ho detto di andartene, non ti voglio qui >> Non capivo, non riuscivo a capire, Edward che mi stava mandando via
<< Si Bella, vattene, lasciaci soli >>mi disse la vampira con quella sua voce così… a chi voglio prendere in giro, la sua voce è perfetta, lei è perfetta, è sempre stata il mio incubo, adesso era abbracciata a mio marito, consenziente
<< TU STAI ZITTA!!! >> le gridai in faccia, lei non si doveva intromettere tra di noi, ma c’era ancora un noi?
<< Bella non puoi venire a casa degli altri senza essere invitata e urlare, ti ho detto di andartene, ora! >> Mi disse quelle parole Edward e come se fosse possibile mi uccise per la seconda volta, ma adesso dopo la morte non c’era il mio paradiso personale, c’era l’inferno, per l’eternità.
Me ne andai, correndo, uscì da quella casa senza parlare, non volevo più parlare, non riuscivo più a parlare, il mio amore, il mio Edward, colui che mi aveva promesso amore per l’eternità mi aveva cacciata da quella casa per stare con un’altra vampira, non era possibile, tutto questo non stava succedendo a me.
Tornai a casa, ero distrutta, non volevo vedere nessuno, cosa avrei detto? Che per colpa mia avevo perso la persona che amavo? Che era con un’altra donna? Che mi aveva praticamente buttato fuori da quella casa?
<< Bella cos’hai? >> Ed ecco l’ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento
<< Niente Jacob >> dissi lasciandomi cadere sul divano, non potevo andare da mia figlia, avrei rivisto il suo volto, aveva lo stesso viso d’angelo di suo padre.
<< Bells, non mentirmi, anche se sei una vampira non ne sei capace, soprattutto con me, ti conosco troppo bene >> si appoggiò al divano e si mise al mio fianco, adoravo Jake, era come un fratello, l’arrivo di Renesmee aveva messo ogni tassello al proprio posto, adesso potevamo essere dei veri amici, senza ferire i sentimenti dell’altro
<< Jake… >> e appoggiai la testa alla sua spalla << Edward l’ho visto con Tanya e… >>
<< Ma va Bells, chissà cos’hai visto, sicuramente avrai frainteso >>
<< Jake se mi fai finire di parlare capisci che non ho frainteso proprio niente >> …. << Sono entrata in una casa ed ho trovato Edward e Tanya che parlavano… >>
<< Eh dai Bells, adesso tuo marito non può parlare con altre donne? Sei troppo gelosa >>
<< Se la finisci d’interrompermi forse riesco a raccontarti cos’è successo….allora, stava parlando con lei ed erano uno di fronte all’altra con le mani intrecciate e quando Edward mi ha visto mi ha gridato contro, dicendomi che dovevo andarmene, che non mi voleva lì >> Come poteva non volermi più… poteva leggere i miei pensieri, sapeva quello che provavo, come poteva, stavo male, troppo male, non sapevo dov’era mio padre, mia figlia era in coma e adesso non avevo Edward al mio fianco, tutto per colpa mia, avevo rovinato tutto.
<< Oh Bells, mi dispiace, ma vedrai che ci sarà una spiegazione più che valida, Edward non ti farebbe mai una cosa del genere >> La mia vita era diventata veramente strana, Edward che mi trattava male e Jacob che difendeva Edward, il mondo stava girando al contrario.
Ad’ un certo punto sentii Alice gridare il mio nome
<< Alice, dimmi sono qui >>
<< bella, tesoro, ho visto, oh mio dio mi dispiace, non sono riuscita a vederlo prima, scusami >> e si buttò, dicendo quest’ultima parola, fra le mie braccia stringendomi forte
<< Tanto non avresti potuto fare niente, non ti devi scusare è tutta colpa mia, me lo merito >> si me lo meritavo, io avevo detto quelle parole ad Edward, e adesso era con lei.
<< Bella calmati, vedrai che c’è un motivo valido, Edward era molto arrabbiato ma non ti farebbe mai una cosa del genere >> mi disse Jasper portandosi davanti a me, stava cercando di calmarmi con il suo potere, ma io non volevo, così mi allontanai da lui, mi meritavo questa sofferenza, era tutta colpa mia e dovevo soffire, poi vidi Alice bloccarsi con le mani sulla bocca, un ‘altra delle sue visioni
<< Alice?? >> Cosa stava vedendo? Il suo viso era una maschera di orrore e disgusto
<< Non è possibile, lui non farebbe mai una cosa del genere >>
<< Chi? Alice Edward?? >> Cosa stava facendo? No, non era possibile che Edward e Tanya …
<< Bella… oh mio dio >> Cosa ??? Cosa???
<< Alice parla… ti prego, parla >> Non c’è la facevo più
<< Edward e Tanya… a letto… insieme >>

E così crollai, non so se un vampiro poteva svenire, ma crollai a terra, non capivo più niente, sentivo un dolore atroce, ma non fisico, misi una mano sul petto, anche se sapevo di non avere più un cuore che batteva mi sembrò di sentirlo morire per la seconda volta.

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MessaggioInviato: Dom Gen 03, 23:30:11    Oggetto:  
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Domani pubblico i capitoli che mancano... così da dopodomani continuo la ff con i nuovi capitoli...


Finalmente potrete leggere il seguito Surprised

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MessaggioInviato: Lun Gen 04, 12:33:18    Oggetto:  
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che bello non vedo l'ora Smile
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MessaggioInviato: Lun Gen 04, 17:27:10    Oggetto:  
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Sesto capitolo ( Edward )

Sto scappando da lei, non voglio restare in questa casa un minuto di più, ancora risuonano pesantemente quelle parole nel mio cervello, ha detto le uniche parole che non avrei mai voluto sentire, ma se sto scappando lo faccio per lei, non può capire perché lo sto facendo, non può capire perché non l’ho perdonata.
Corro nel bosco, devo assolutamente andare da Tanya, devo parlare con lei, sento i suoi pensieri, i suoi sentimenti nei miei confronti non sono cambiati e stranamente per la prima volta ne sono felice, sarà tutto più semplice e più veloce, almeno lo spero.
<< Edward, finalmente sei arrivato >> mi stava aspettando ma come faceva a sapere che sarei venuto
<< Ciao Tanya, ma come sapevi, che sarei venuto? >>
<< Ho sentito il tuo profumo >> non ci credevo, lei aveva detto finalmente sei arrivato, come se mi aspettasse
<< Entriamo? >> Sapevo non avrebbe rifiutato una richiesta del genere
<< Allora Edward cos’è successo? Perché sei qui solo, dov’è Bella? >> Nei suoi pensieri era molto felice dell’assenza di mia mo… di Bella
<< Abbiamo litigato, me ne sono andato e comunque non sono qui per parlare di me e Bella >>

<< E di cosa mi vuoi parlare? >> Non voglio parlare è proprio questo il punto
”Edward non mi dire che le mie preghiere si sono avverate, pensavo che il vostro amore era più forte, che era eterno”
<< Vedo, anzi sento che i tuoi pensieri non sono cambiati, comunque sai, le cose possono cambiare e poi noi siamo esseri volubili >> le sorrisi, sapevo che quelle parole l’avrebbero scossa
<< Non ti ci vedo in questa parte, dimmi cosa nascondi, o forse… >> non le feci finire la frase, avevo già letto nei suoi pensieri come finiva, e non volevo che parlasse, non di quello, dovevo recitare bene la mia parte, forse anche meglio di come mi ero preparato, non pensavo fosse così sveglia
<< Sta arrivando qualcuno >> stava arrivando Bella, il suo profumo l’avrei riconosciuto fra mille e i suoi pensieri urlavano nella mia testa, era arrabbiata, molto arrabbiata, aveva seguito la scia del mio odore, questa non ci voleva proprio, pensavo di essere stato attento a non lasciare scie, avevo fatto molte deviazioni per far confondere il mio odore nel bosco, ma lei come me sapeva riconoscere la mia scia meglio di chiunque altro, il suo arrivo complicava le cose
Senza pensare presi le mani di Tanya e la portai davanti a me, eravamo a pochi centimetri l’uno dall’altra, in quel momento sentii un rumore fortissimo e la porta d’ingresso cadde a terra, Bella era davanti a noi e soffriva, stava soffrendo vedendo me e Tanya in quel modo i suoi pensieri erano un miscuglio di rabbia e sofferenza, perfetto era proprio quello che ci voleva, forse non stava complicando le cose anzi le rendeva più facili
<< Edward… tu… come hai potuto… io… >> non riusciva a parlare lo leggevo nei suoi pensieri, stava soffrendo, avrei voluto abbracciarla in quel momento, ma poi tornai lucido e non lo feci, non dovevo farlo, aveva sbagliato
<< Bella… vattene… tu non devi stare qui.. vattene >> le gridai queste parole, ma nei suoi pensieri non stava prestando attenzione a me, ma a Tanya, voleva staccarle la testa, voleva ucciderla era accecata dalla gelosia
<< Togli le tue schifosissime mani da mio marito >>
<< Bella ti ho detto di andartene, non ti voglio qui >> Doveva andare via, non la volevo in questa casa, non la volevo in questo posto!
<< Si Bella, vattene, lasciaci soli >> Tanya, non ti conviene farla arrabbiare, fino a poco tempo fa non credevo che Bella potesse essere così letale, ma da un po’ di tempo mi faceva paura, quando era presa dalla rabbia non pensava in modo molto lucido, era gelosa di Tanya, leggevo nei suoi pensieri la sua gelosia, era sempre stata gelosa di lei
<< TU STAI ZITTA!!! >> le gridò queste parole, ma nei suoi pensieri c’era un’unica paura, se esisteva ancora un noi, non lo sapevo, non sapevo se dopo questa serata ci sarebbe stato ancora, decisi di intervenire
<< Bella non puoi venire a casa degli altri senza essere invitata e urlare, ti ho detto di andartene, ora! >> Non avevo mai detto quelle parole a lei, non le avevo mai parlato così, ma se ne doveva andare da questa casa immediatamente
Se ne andò, soffrendo, era distrutta, ma era meglio così…
<< Grazie Edward per avermi difesa, non pensavo l’avresti fatto, ma allora è tutto finito fra voi due? >> Era tutto finito? Non lo sapevo, ma questo lei non doveva saperlo

<< Si è tutto finito >> le dissi d’un fiato

Presi la decisione di andare a letto con Tanya, questa sera stessa, non volevo aspettare un minuto di più, sapevo che Alice avrebbe avuto una visione e si sarebbe concentrata solo su questo, ed era quello che volevo, l’avrebbe detto a Bella, e lei almeno per il momento si sarebbe concentrata su questo pensiero, sapevo benissimo che avrebbe sofferto, ma non quanto l’avrebbe fatta soffrire la verità.

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MessaggioInviato: Lun Gen 04, 17:28:22    Oggetto:  
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Settimo Capitolo ( Emmet )

Non è possibile che si avveri la scenetta che ha visto Alice, Edward non è così e poi con Tanya, in tutti questi anni non le ha mai prestato attenzione e adesso tutto d’un tratto si fionda nel suo letto.
Conosco mio fratello, non farebbe mai una cosa simile, soprattutto a Bella, deve avere sicuramente qualcosa in testa, vorrei avere il suo potere così da poter scavare in quella sua testa
<< Alice non hai visto nient’altro? >>
<< No, Emmet, niente di niente, solo quell’orribile scena, ma come ha potuto…>>
<< Alice lo sai che Edward per risolvere un problema ne crea altri e per fare l’eroe non ci dice niente, così può risolvere tutto da solo >> Alice mi stava guardando con un’aria strana
<< Perché dici così? Tu sai qualcosa che noi non sappiamo? Oppure come al solito, riesci a scherzare anche in questi momenti >> Certo io ero il burlone di casa, ma sapevo essere anche molto arguto, riuscivo a capire molte sfumature dei loro comportamenti, e poi Bella non si doveva toccare, era la mia dolce sorellina
<< Alice io penso che tutto questo faccia parte di un piano strampalato di nostro fratello, non credo proprio che Edward possa fare una cosa del genere e tu dovresti saperlo meglio di me >> Ero arrivato alla soluzione prima degli altri… ma allora anch’io ero un genio!!!
<< Non possiamo saperlo… non riesco a vedere… l’avrei visto altrimenti >>
<< Ricordati che Edward riesce a giocare con le tue visioni, può farti avere qualsiasi visione vuole, ne sono certo, sapeva che dopo quella visione tu ti saresti sintonizzata solo su quella frequenza lasciando da parte il resto del futuro >>
Edward era molto bravo a fare l’eroe… ma stavolta non gliel’avrei permesso, dovevo cercare degli indizi, qualcosa che mi potesse portare alla verità.
La mia sorellina stava soffrendo, non riusciva a capire cosa fosse successo ad Edward e si sentiva in colpa, quanto era stupido mio fratello, aveva pensato sicuramente a tutto ma non a Bella, sicuramente aveva pensato alla sua sicurezza… come al solito iper-protettivo anche se era sposato con una super vampira, ma non aveva pensato a come si sarebbe sentita, certo non sarebbe morta fisicamente…
Cercai Rose e raccontai tutto anche a lei, era d’accordo con me, anche lei non credeva alla storia di Edward a letto con Tanya.
Dovevo parlare con mio fratello, ma come potevo fare? Allora mi venne stranamente un’idea… incominciai a correre nel bosco e mi avvicinai il più possibile alla casa in cui ci doveva essere mio fratello con quella vampira
”Edward esci fuori con una scusa, ti devo parlare”
<< Cosa vuoi, Emmet? >>
<< Fratellino, lo so che sei pazzo, ma cosa stai cercando di fare? >>
<< Emmet non sono affari tuoi, torna a casa, non sei la mia balia >> E mentre mi gridava queste parole mi prese per un braccio e mi portò in mezzo al bosco, lontano da quella casa
<< Lo sapevo che tutto questo era un piano, non potevi fare una cosa del genere alla mia cognatina >> dissi fiero di me stesso
<< Emmet abbassa la voce, non voglio che Tanya ci sente, rovineresti tutto >>
<< Ma allora è lei che vuole fare soffrire bella? >> Quella maledetta vampira, la odiavo
<< Torna a casa e stai vicino a Bella >>
<< Edward devi tornare tu a casa, Bella sta soffrendo, dopo quello che ha visto Alice… e poi devi tornare da tua figlia, non pensi a lei? >> … << Non hai risposto alla mia domanda su Tanya >>
<< Emmet vorrei tornare a casa ma non posso, mi dispiace >> mi disse abbassando lo sguardo
<< Non mi dire che si è avverata la visione di Alice… >> Ero scioccato
<< Vai a casa e stai vicino a Bella >> e si girò per tornare da quella vampira
<< Edward non hai risposto alle mie domande… >> Ma non feci in tempo a finire la frase che già si era dileguato nel bosco
<< TANTO SCOPRIRO’ LA VERITA’ E SE NON MI PIACERA’ MALEDIRAI IL GIORNO DI ESSERE NATO… EHM MORTO… EHM… COMUNQUE LO MALEDIRAI, NESSUNO PUO’ FAR SOFFRIRE LA MIA COGNATINA E PASSARLA LISCIA >> gridai queste parole più forte che potevo… Queste parole erano riferite anche a quella vampira, soprattutto le ultime.
Tornai a casa e raccontai tutto ad Alice e Rose, nel frattempo arrivò anche Bella
<< Emmet cosa stavi dicendo? Sei andato da Edward? >>
<< No, no, cioè ho cercato di parlargli ma è stato tutto inutile >>
Per ora era meglio tenere Bella allo scuro di tutto, Edward era un cretino, ma se stava facendo tutto questo un motivo doveva pur esserci e io non volevo di certo rovinare tutto, anzi dovevo subito mettermi a lavoro per trovare la verità.
Stavolta anch’io sarei stato un’eroe.

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MessaggioInviato: Lun Gen 04, 17:29:28    Oggetto:  
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Ottavo capitolo (Edward)

<< Tanya… >> La portai davanti a me e cominciai a baciarle il collo, la spalla, cercava di baciarmi sulle labbra, ma mi allontavo sempre, non volevo che toccasse le mie labbra, quelle erano solo di Bella, ricambiò anche lei i miei baci
<< Edward sei sicuro di quello che stai facendo? >>
<< Zitta… non parlare… voglio fare l’amore con te, adesso >>
<< Oh Edward non sai da quanto tempo aspetto queste tue parole >>
Sapevo che stava arrivando il momento giusto, la buttai con tutta la forza che avevo sul letto, le bloccai i polsi…


<< Sei stata tu a prendere Charlie e ad avvelenare mia figlia, vero? >> Le dissi stringendo ancora di più la presa, ma dalla sua bocca uscì una risata diabolica, così la presi per il collo e la scaraventai contro il muro, stringedogli il collo con le mani
<< Oh Edward ma mi credi così stupida? Pensavi veramente che ti avrei creduto dopo quella scenetta con Bella? Certo è stata molto divertente e comunque mi sarei voluta fermare a Charlie e Renesmee, ma tu ..mi hai servito la vendetta più grande su un piatto d’argento >>
<< Cosa intendi? >> le gridai stringendo sempre più forte la presa sul suo collo
<< Quando sei venuto qui da me, ed hai mandato via Bella, ho capito quale sarebbe stata la sofferenza più grande per lei, perderti… perderti per un’altra >>
<< Lei non mi perderà mai, ho fatto tutto questo per lei, per ritrovare suo padre e nostra figlia >>
<< Edward… Edward… Edward, ne sei sicuro? Cosa ti fa pensare che io ti dirò dov’è Charlie e come salvare tua figlia? >>
Ero arrabbiato, troppo arrabbiato, non riuscivo più a essere lucido, lo sapevo che se l’avrei uccisa non avrei mai scoperto dov’era Charlie, ma non ruiscivo a ragionare, così la scaraventai contro il muro, ma sentii provenire dalla sua bocca un ghigno e nello stesso momento caddi a terra percorso da brividi, non riuscivo ad’alzarmi, ero senza forze, riuscii a voltarmi verso la porta e la vidi
<< Jane >> sibilai
<< Mio caro, ci rivediamo, vedo che non c’è la tua cara mogliettina a proteggerti >>
<< Edward pensavi fossi sola? Mi dovrei offendere, oggi mi sono accorta della tua poca stima nei miei confronti, non credevo mi vedessi come una vampira stupida >> Che essere insulso, eppure non pensavo fosse così, l’avrei fatta in mille pezzi
<< Tanya dimmi dov’è Charlie >>
<< E io cosa ci guadagno? >> mi disse con un ghigno
<< Prendi me… uccidimi… ma prima riporta Charlie da Bella e salva mia figlia >>
<< Ma io uccidendoti non ci guadagno nulla >>
<< Ci guadagneresti la sofferenza di Bella, non è forse per questo che hai architettato questo piano? >>
<< mmm… No, avrei in mente qualcos’altro >> E adesso cos’aveva in mente questa pazza
<< Tanya cosa posso offrirti più della mia morte? >>
<< Te >> non riuscivo a capire e teneva i suoi pensieri bloccati, riusciva a tenermi fuori dalla sua testa
<< Non capisco >>
<< Edward l’unico modo che hai per salvare tua figlia e tuo suocero e lasciare Bella per sempre, ma non morendo, ma stando con me, per l’eternità >>
<< Va bene, starò con te, per l’eternità, ma prima dimmi quello che voglio sapere, quando saprò che Charlie e mia figlia sono al sicuro e sono vivi, verrò con te, dove vorrai tu e non mi farò più vedere dalla mia famiglia >>
<< Stai sbagliando, non sei tu che detti le regole, ma io >>
<< Cosa vuoi di più? >>
<< Tanto per iniziare devi fare l’amore con me, Edward >>
<< Lo faremo, Tanya, ma prima dimmi dov’è Charlie >>
<< Ti ho già detto che qui le regole le detto io, quindi tu fai l’amore con me e poi ti dirò tutto quello che vorrai sapere >>
Avevo capito qual’era il suo scopo…Alice, voleva farle avere la visione di noi due, sapeva che Alice e Bella sarebbero venute qui
<< Tanya non puoi farle anche questo, mi avrai per l’eternità >> ma ghignò
<< Io posso fare quello che voglio, tu sei nelle mie mani >> Mi alzai di scatto per staccarle la testa, ma mi ero dimenticato dell’altra psicopatica, che mi atterò in meno di un secondo
<< Jane, non la passerai liscia, quando meno te l’aspetti ci sarò io dietro l’angolo ad aspettarti per farti a pezzi >>
<< Ti aspetterò, anzi aspetterò la tua Bella, non vedo l’ora di vederla, chissà come combatterà senza il suo prezioso scudo >> Questa vampira non si era resa conto che stava parlando troppo, mi aveva fatto capire qual’era lo scopo di Tanya, ecco perché voleva Alice e Bella qui, perché voleva farle avere una visione, non per farla soffrire vedendo me con lei, era per Jane, voleva farla vendicare, adesso che Bella non aveva il suo scudo era vulnerabile
<< Edward o fai l’amore con me, subito, oppure chiamerò per far uccidere Charlie >>
Cosa dovevo fare??? Fare l’amore con lei e perdere per sempre il mio amore oppure cercare di salvare Charlie in un’ altro modo???

Mi è venuta un’idea… spero funzioni

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MessaggioInviato: Lun Gen 04, 18:39:16    Oggetto:  
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una domanda ma Edward non vuole Tanya vero? è solo un suo piano giusto?
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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 15:43:52    Oggetto:  
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Quando leggerai gli altri capitoli capirai... non dico nulla Laughing
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